è l’uomo che ha messo le sue conoscenze al servizio della sua visione. e l’ha resa viva

si può parlare di mercato b2b e del branding nel b2b raccontando di Antoni Gaudí? per noi la risposta è ovviamente sì. quando parliamo di branding, pensiamo al branding, lavoriamo col branding, attingiamo a un mare di strumenti, conoscenze, studi, spunti, emozioni che vanno da formazione e nozioni specifiche a vita, idee e opere di persone che hanno lasciato il segno nel mondo.

perché il mondo, e chi lo abita, è spesso già ricco di quello che stiamo cercando; trovare le parole e le immagini per raccontarlo è ciò che un’agenzia di branding e comunicazione strategica deve essere in grado di fare.

Gaudí, dicevamo. chi non conosce il grande architetto spagnolo, o meglio, catalano, massimo esponente del modernismo catalano? sette delle sue opere figurano nella lista dei patrimoni dell’umanità stilata dall’UNESCO. un genio assoluto, uno di quelli ai quali le etichette stanno strette perché dentro c’è molto di più. e infatti, già la definizione che lo racchiude all’interno del modernismo catalano, gli sta stretta. perché Gaudí, ha sì condiviso i temi e l’ideologia di tale movimento artistico, ma li ha resi unici completandoli con la propria visione e ispirazione. un’ispirazione che nasce anche e soprattutto da un profondo sentimento religioso; del resto, arte e natura non sono entrambe frutto della creazione divina?

ma cosa c’entra tutto questo con il branding nel b2b?

ok, facciamo un passo indietro: quando progettiamo e realizziamo azioni di branding, soprattutto di rebranding, lo facciamo prevalentemente per il brand corporate. per la nostra esperienza, nel mercato b2b fare branding di prodotto è più raro e, di solito, per il prodotto ci si concentra prevalentemente sulla definizione di marchio e logotipo.

noi siamo specializzati nel branding per le PMI e sono dunque questi i brand corporate che ci stanno a cuore, quelli con i quali abbiamo iniziato a fare un percorso che va verso la definizione di brand autentici, capaci di farsi guidare dalla visione, dall’elemento differenziante, dalla spinta propulsiva autentica dell’imprenditore, o del team, a capo dell’impresa.

un brand che scaturisce da una visione autentica è più sostenibile perché è maggiormente in grado di supportare, in modo naturale, la complessa struttura di impresa. un brand autentico fa sì che tutte le persone che lo vivono e lo agiscono, si muovano nella stessa direzione naturalmente.

ed è qui che rientra in gioco Gaudí. nel suo concetto architettonico, sono le forme che ci dona la natura a sostenere strutture molto complesse. forme autentiche, armoniose, semplici, grazie alle quali le diverse sfaccettature si accordano, dando vita a risultati straordinari, che restano nel tempo e nella mente delle persone che osservano da fuori.

la complessità aziendale può quindi essere sorretta in maniera molto concreta e valida da elementi naturali, interni al brand, non costruiti a tavolino, e quindi, alla lunga, deboli, ma elementi veri, vitali, che permettono un’armonizzazione autentica di tutte le diverse anime.