per distinguersi, le aziende devono concentrarsi sulla costruzione di relazioni umane vere

vita, lavoro, prodotti, servizi, valori, mercato, pubblicità, digitalizzazione, visione, presente, futuro. il mondo di oggi è sempre più complesso e caotico, vita personale e lavorativa si intrecciano costantemente, definendo confini sovrapponibili. all’interno di questa costante evoluzione, le aziende sono alla ricerca di nuove strategie comunicative e nuovi orizzonti di business.

forse è proprio per questo che ogni giorno assistiamo a un grande cortocircuito: la ricerca di una comunicazione sempre al passo con i cambiamenti in un mondo che non sembra più solo correre, quanto volare. il problema è che all’interno di una società in continuo divenire, inseguire costantemente il cambiamento può risultare difficile, se non addirittura, controproducente.

le persone cambiano gusti e idee rapidamente, i desideri e i bisogni si trasformano, i mercati a volte sembrano impazziti; le imprese, all’interno di questo scenario, rischiano davvero di perdersi.

per fare in modo che questo non avvenga e per realizzare, non solo predicare, un cambiamento coerente, necessario e non nevrotico, occorre costruire solide basi. basi capaci di accompagnare le aziende lungo tutto il loro percorso e supportarle nel corso del tempo. basi che non possano essere scalfite da imprevisti, difficoltà, recensioni negative, umori e mode. per costruire queste basi non esiste nessuna ricetta magica. non servono alambicchi o artifici, quanto piuttosto partire da un presupposto forse scontato ma decisivo: le aziende sono fatte da, e di, persone.

le aziende dunque non devono solo pensare a come comunicare ma devono ripartire dalla costruzione di relazioni umane vere. non è più solo ciò che si fa a determinare il brand ma è soprattutto ciò che si è, a farlo.

e ciò che si è lo si trasmette attraverso il riconoscimento e l’affermazione dei propri valori, elementi capaci di guidare imprenditori e imprese alla scoperta della propria autenticità.

l’autenticità svela e trasmette un elemento differenziante per le aziende: la loro distintività. un fattore che, all’interno del mercato, si traduce in memorabilità.

per le aziende è fondamentale essere ricordate, restare in mente, colpire l’attenzione, accendere interesse, sviluppare connessioni con chi, quei valori, li riconosce come propri, come facenti parte di un bagaglio personale e collettivo, che, collegando gli individui, crea reti, connessioni, affinità, visioni e intenti comuni.

ecco, chi pensa che essere un brand sia una cosa scontata, bastano un bel marchio, un sito ben strutturato e un buon prodotto, è fuori strada.

essere un brand significa farsi carico di tutta una serie di azioni che coinvolgono le persone su un piano personale e le porta a riconoscere la propria autenticità per creare una dimensione valoriale coerente, distintiva, vera. l’unica davvero possibile, l’unica davvero capace di sostenere l’impresa in ogni fase della sua esistenza.

ogni impresa, per essere davvero distintiva e memorabile, deve definire il proprio posizionamento all’interno del mercato di riferimento partendo da queste fondamenta: valori autentici, capaci di resistere nel tempo e sostenere le aziende in ogni momento, quando le cose vanno bene ma soprattutto quando non vanno come si vorrebbe.

è proprio nei momenti più difficili che avere una strategia basata sui valori del brand, più sulle persone dunque, che sui prodotti, permette alle aziende di resistere e di ripartire di slancio.

il mercato è sempre più attento a chi decide di operare in questo modo, mettendo al primo posto valori intangibili che resistono alle prove del tempo.

e le persone che acquistano i prodotti sono sempre più inclini a dar fiducia a chi, ammettendo e affrontando gli errori, cerca di migliorare facendo del proprio meglio ogni giorno, restando coerente con la propria essenza.