ascolta il tuo brand e scegli il gadget adatto a trasmettere la promessa differenziante
c’è un periodo dell’anno, di solito è settembre, in cui le aziende si organizzano per le fiere e fanno la lista di tutte le cose necessarie alla loro buona riuscita: clienti e prospect invitati o da invitare, stand, depliant, cataloghi, biglietti da visita, catering, prodotti da esporre.
e i gadget? di solito sono l’ultima cosa a cui si pensa. anzi, a volte non si ha proprio il tempo di metterci la testa bene e la loro scelta è delegata a qualche stagista che ha sfogliato la nuova edizione del catalogo del solito fornitore e ha scelto l’ennesimo gadget che va di moda per la stagione. chissà quante borracce affollano la vita delle persone! intendiamoci, non c’è nulla di male nella borraccia (e nella scelta fatta dallo stagista), ma è davvero l’oggetto giusto a trasmettere il valore differenziante del tuo brand?
i gadget sono una vera e propria brand experience e come tale hanno il compito di trasmettere i valori del brand e la promessa differenziante di marca.



quindi, se la tua azienda lavora nel settore dei distributori e dispenser per l’acqua o allestisce palestre e centri fitness, promuove lo sport tra i propri dipendenti o lo sostiene sponsorizzando squadre locali, allora la borraccia è il prodotto perfetto. ma se il tema acqua è lontano anni luce da te e dal tuo posizionamento, lascia perdere la borraccia; che ognuno si compri la sua!
decidere i gadget da un catalogo che propone 8000 oggetti, di cui 2000 sono sempre le ultime novità, è un errore che fanno in tanti. è un po’ come andare a fare la spesa con la fame: si finisce col riempiere il carrello di mille schifezze inutili e che fanno solo ingrassare.
e allora, come si sceglie il gadget perfetto? quello che, assolvendo al suo ruolo di strumento di comunicazione a supporto del brand, lo aiuta a restare nella mente delle persone? si chiede aiuto alla strategia di marca.
salva il tuo gadget dall’oblio del cassetto e dall’incubo del cestino: fallo utile e che funzioni!
sembra scontato, ma tante cose che finiscono nel cassetto delle cianfrusaglie o, peggio ancora, nel cestino, ci vengono infilate perché le persone che le ricevono non ne vedono l’utilità oppure perché smettono di funzionare presto (quante penne promettevano bene e invece hanno deluso le aspettative…).
gli oggetti utili possono essere davvero tanti, quindi è importante pensare bene al target, interno ed esterno.
se parliamo di target interno, le persone che lavorano in azienda, i gadget sono molto utili per creare e rafforzare il senso di appartenenza. (ottimo consiglio in vista della prossima cena aziendale!).
se parliamo di target esterno, i clienti effettivi e potenziali ma anche i fornitori, bisogna pensare a come e quando il brand vuole essere presente nella sua vita. mentre lavora o quando è in vacanza? mentre fa sport? oppure il brand vuole entrare nella sua casa? nelle sua auto?
rispondere a queste domande permette di scegliere il gadget più adatto a raggiungere l’obiettivo.


per scegliere il regalo che si sposa bene con la marca, bisogna chiedersi soprattutto due cose:
- che legame di memoria voglio generare con le persone?
- che personalità ha il mio brand?
facciamo un esempio: il tuo brand ha una personalità gioviale, ama condividere momenti di vita con le persone, è frizzante e socievole e ha un tono di voce che predilige il tu, piuttosto che il lei.
ecco, un oggetto come l’apribottiglie è perfetto, perché permette di dire alle persone che voglio essere con loro mentre brindano ai momenti belli o quando festeggiano un obiettivo raggiunto con fatica e passione.
i gadget si possono dividere in due categorie:
- quelli ad ampia diffusione, che vengono lasciati un po’ a tutti, e che quindi devono avere un buon rapporto qualità/prezzo;
- quelli distribuiti a poche e selezionate persone. sono di sicuro più costosi, ma hanno una funzione specifica all’interno della pipeline di vendita. non si accontentano di essere utili e di funzionare ma sono soprattutto coerenti alla promessa e al posizionamento differenziante della marca.
e dopo aver scelto l’oggetto giusto, come lo personalizziamo?
innanzitutto, rispettando perfettamente il core design della marca. questa coerenza deve essere data non solo dalle stampe applicate, ma anche dalla scelta di un oggetto che per forma, colori e materiale ne rispecchi le linee guida.
il marchio non deve mai mancare, ma non basta. è possibile rendere gli accessori dei veri e propri brand ambassador, inserendo i valori, la promessa, il payoff, unitamente agli elementi grafici e differenzianti della marca.
il gadget, strumento spesso banalizzato, riveste un ruolo molto importante all’interno della strategia di marca.
l’oggetto giusto rafforza la relazione tra brand e pubblico, confermando le caratteristiche di personalità e rendendo tangibili le qualità intangibili di marca.
tutte le azioni del branding hanno questo scopo, e i gadget fanno parte della strategia di branding a pieno titolo.