elogio di un mondo che, se affrontato nella maniera giusta, è un valido alleato

è ancora possibile oggi avere fiducia nelle persone e nella loro voglia di porre attenzione, approfondire, condividere, crescere, dare e trarre spunti, smuovere le coscienze, confrontarsi, ascoltare gli altri, mettere in discussione le proprie credenze? se sì, è possibile che questo avvenga attraverso i social, una delle armi più incredibili di diffusione di massa che sia mai stata creata e democraticamente alla portata di tutti? per noi la risposta è una: sì, è possibile. non è facile, certo. ma di cose facili ce ne sono poche, soprattutto quando si tratta di mettersi in gioco in prima persona e non di stare nascosti nell’ombra.

quando si citano i social media, uno dei primi pensieri è che si stia parlando di un mondo dove “si cazzeggia”. poca attenzione, parole scritte delle quali a volte non ci si assume neanche la responsabilità, dito che scrolla continuamente dal basso verso l’alto. se questo è il quadro ha davvero senso costruire contenuti di qualità? post sui quali le persone magari si soffermeranno solo pochi secondi? sì, ha senso. perché il cazzeggio è dato anche da contenuti che non accendono nessuna lampadina, pensati male e realizzati peggio. creare testi e immagini di qualità, che coinvolgano le persone e le stimolino a un approfondimento serio e arricchente, non è solo importante. è doveroso.

del resto, i social media sono un mondo non più parallelo ma reale a tutti gli effetti. e il mondo ha bisogno di qualità, stimoli, spunti, cibo per la mente e per il cuore.

se questo vale per le persone, per le aziende e per chi cura la strategia digitale è ancora più importante.

occorre pianificare l’attività social in maniera precisa, meticolosa e anche diversificata, a seconda del canale che si sta utilizzando.

per ottimizzare il tempo dedicato alla strategia social si può partire creando una vera e propria “to do list”, una scaletta che permette di districarsi nei meandri di un mondo che tenta di distrarci in ogni modo. pensare alle notizie che si vogliono comunicare, partendo da quelle importanti e urgenti, per arrivare, solo in ultimo, a quelle di contorno.

altra cosa da tenere bene a mente: inserire link che portano gli utenti ad uscire dal canale social spesso è controproducente. le persone infatti tendono a voler rimanere dove sono; quindi curare i contenuti e mostrare subito le cose fondamentali nel post è la soluzione migliore.

dare il meglio per ottenere il meglio. al netto di quello che possiamo fare noi, ci sarà sempre e comunque chi utilizza questi canali come fonte di distrazione di massa. ma se facciamo sempre del nostro meglio, ci sarà sempre qualcuno disposto a seguirci, approfondire e condividere.