il primo 45 giri inciso nel 1977 per l’etichetta Borgatti Music, specializzata nella cura e nella produzione di dischi legati al ballo liscio, gli anni del teatro e della prima radio libera, i concerti al cospetto di poche anime, poi la scoperta del mondo, partendo da un piccolo paese di montagna, e il mondo che lo scopre, la cultura musicale che si amplia, il linguaggio delle canzoni che inizia a cambiare, arrivando ad influenzare anche il linguaggio parlato, l’essenza del rocker, i palazzetti e gli stadi, le etichette difficili da scrollarsi di dosso, le canzoni che raccontano persone, emozioni, mondi, paure, disillusioni e speranze, cogliendo sempre il senso dei tempi che cambiano, i milioni di persone che negli anni lo hanno ascoltato e lo ascoltano, su vinile, cassetta, cd, piattaforme online, dal vivo, le provocazioni e le vocazioni, i rimpianti e la tranquillità interiore, gli inni generazionali e le prese di coscienza, le rivoluzioni e la normalità.

ci sono poche persone in grado di trascendere i tempi e di risultare credibili sulla cresta di ogni onda, emotiva, storica, culturale, personale. Vasco Rossi è una di queste.

si può parlare di rebranding quando si sviscera la vita di una persona? per noi di cocchi&cocchi la risposta è chiaramente sì, perché i brand, proprio come le persone, sono organismi complessi che mutano, evolvono, coinvolgono diversi attori, protagonisti e non, e soprattutto hanno un forte impatto sulla società nella quale vivono e operano.

ecco che allora, per parlare di rebranding, la scelta non poteva che ricadere su uno dei Sig. Rossi più conosciuti a livello nazionale e non solo: Vasco.

Vasco. come i brand più conosciuti, basta il nome per evocare emozioni e sentimenti, azioni e reazioni.

Vasco ha attraversato il tempo e la società, e ha fatto una cosa che non riesce a tutti (persone e brand): è rimasto fedele a se stesso, pur cambiando i suoi codici espressivi. è rimasto fedele a se stesso ascoltando e assecondando i cambiamenti più profondi del suo IO e continuando ad esprimerli al mondo nel modo più forte che esiste: cantando per milioni di persone. e, a quelle persone, ha dato le chiavi del suo mondo in trasformazione.

essere credibile, sempre, gli ha permesso di restare a contatto con il suo pubblico, un pubblico che si riconosce in lui all’interno del tempo che scorre.

Vasco è quello di Non importa se la vita sarà breve, vogliamo godere! godere! godere!” (Sensazioni forti, 1980), “Voglio una vita spericolata, voglio una vita come quelle dei film, voglio una vita esagerata, voglio una vita come Steve McQueen(Vita spericolata, 1983) e di «Voglio vedere come va a finire andando al massimo senza frenare, voglio vedere se davvero poi si va a finir male, meglio rischiare, che diventare come quel tale, quel tale che scrive sul giornale» (Vado al massimo, 1982), ma è anche quello di Eh, già, sembrava la fine del mondo ma sono qua, e non c’è niente che non va, non c’è niente da cambiare. Col cuore che batte più forte, la vita che va e non va, al diavolo non si vende, si regala (Eh già, 2011), “Non è facile pensare di cambiare le abitudini di tutta una stagione, di una vita che è passata come un lampo e che fila dritta verso la stazione di un mondo migliore e un mondo migliore(Un mondo migliore, 2016) e di “Io e te, io e te, dentro un bar a bere e a ridere, io e te, io e te, a crescere bambini, avere dei vicini, io e te, io e te, seduti sul divano, parlar del più e del meno, io e te, io e te, come nelle favole” (Come nelle Favole, 2016).

Vasco fa ciò che ogni brand che ha costruito basi solide e credibili nel corso degli anni dovrebbe fare: rischia e si mette in gioco. rischia quando parla di sé e delle sue debolezze, che poi sono le nostre. si mette in gioco in prima persona quando non ha paura a parlare delle cadute e delle sconfitte, ancor prima che delle vittorie. perché le persone e i brand sono così: ci mettono la faccia. la cosa importante è cambiare con coerenza, dopo un percorso autentico di introspezione, è rinnovarsi senza rinnegare il passato, le radici, le impronte lasciate.

Vasco è come quei brand che vestono perfettamente ogni tappa della vita: dall’adolescenza alla maturità. quante marche possono dire di aver conservato e soddisfatto negli anni il proprio target? di sicuro quelli che, grazie al rebranding, sono rimasti coerenti con la loro essenza, pur cambiando codici visivi e testuali.

quelli che le persone continuano a sentire “autentici”, autori, cioè, di ogni cosa che fanno e dicono. quelli che non hanno seguito le mode del momento ma solo i propri valori interiori e hanno capito il cambiamento della società, non opponendosi pur rimanendo fedeli ai propri principi.

 credibilità, coerenza e autenticità sono sempre state parole che hanno guidato e caratterizzato la carriera e la vita di Vasco. tre parole che dovrebbero essere l’incipit di tutte le azioni di rebranding di ogni impresa.