quando si parla di branding ci si addentra in un territorio complesso. oggi più che mai il brand ricopre un ruolo strategico e determinante per l’affermazione dell’impresa. per noi, che ci occupiamo di branding da quando ancora non andava di moda, l’attività legata alla marca può essere intesa (almeno) in due modi:
1. come una strategia di marketing e comunicazione rivolta al mercato;
2. come una pratica (fisica e mentale) attenta alla guida e allo sviluppo dell’impresa.
chi crede nella prima idea, può delegare questa attività a consulenti o agenzie di comunicazione.
gli altri, dovranno mettersi a giocare in prima persona e trovare qualcuno che li aiuti a farlo: un maestro.
i maestri sono coloro che hanno imparato così bene un’arte, sperimentandola, vivendola e ferendosi con essa, che quell’arte la trasmettono nell’unico modo che conoscono: mettendola in pratica. il maestro non ha bisogno di maschere, non deve dimostrare nulla. a volte è una figura improbabile, ma solo perché è autentico.
noi di maestri ne abbiamo scelti tre: uno per ogni fase del metodo che abbiamo creato, integrando psicologia, design e marketing, in oltre 10 anni di esperienza al fianco di imprenditori e manager.
brand positioning
maestro Yoda. la forza.
il senso di Yoda:
il posizionamento non è solo analisi dello scenario competitivo e del target di riferimento. almeno, non per noi. il posizionamento vero, forte, decisivo, è quello che contatta la parte autentica insita in chi guida l’impresa. per far questo, imprenditori e manager hanno una sfida da vincere: entrare in relazione con i propri talenti e valori autentici, per affidarsi ad essi.


brand identity
maestro Miyagi. la concretezza.
il senso di Miyagi:
per creare identità di marca serve sintesi. durante lo sviluppo di ogni progetto emergono valori, si mescolano idee, vengono condivisi obiettivi e visioni. l’identità visiva deve trovare la strada per eliminare il superfluo. deve cogliere e trasmettere l’essenziale, rendendolo visibile agli occhi per un’esperienza unica e autentica, che esce dall’omologazione del pensiero comune.
brand experience
maestro Morpheus. la conoscenza.
il senso di Morpheus:
l’esperienza di marca deve essere governata. serve una mappa, noi abbiamo creato la nostra: la mappa esperienziale delle occasioni di incontro. attraverso questo strumento tracciamo la strada da imboccare, per uscire da quella dimensione del marketing che genera realtà illusorie, fini a se stesse. quando l’impresa incarna valori reali, risponde ai bisogni del target nell’unico modo possibile: attraverso l’autenticità.
