simbolo di un’identità in cui la sintesi rappresenta l’essenza
“less is more”. quando l’architetto tedesco Ludwig Mies van der Rohe definì questo concetto, rivoluzionò il mondo dell’architettura. il “meno è di più” ha travalicato i confini dell’architettura e ha raggiunto anche altri ambiti, proprio perché si basa su un’idea trasferibile a diverse realtà: per ottenere il miglior risultato, quel “di più”, ci si può e ci si deve basare sull’essenziale, semplificando senza svilire.
nel mondo del brand l’essenziale è incarnato dal marchio: base e fondamento di tutto quello che rappresenta l’azienda.
unico elemento sempre presente in ogni strumento di comunicazione, dal più piccolo al più complesso, il marchio rappresenta la perfetta sintesi della dimensione valoriale della marca.
attraverso il marchio il brand comunica la propria essenza, districandosi nella complessità. il marchio emerge, come un baluardo, a testimonianza del valore del brand e di chi lo rappresenta. è l’unico strumento aziendale capace di generare sintesi; ed è per questo che trovare il marchio giusto, perfettamente coerente con i valori dell’azienda e capace di trasmetterli al mondo intero, è una delle azioni più delicate e importanti per le imprese.
quando sentiamo professionisti, o presunti tali, pronti a svendere la costruzione del marchio per un cliente “perché tanto in due ore ti disegno una cosa bella, d’impatto e con i colori che più vanno di moda”, vorremmo chiudere tutto e aprire un bar sulla spiaggia.
ma poi ci ricordiamo perché amiamo fare questo lavoro: per contribuire, nel nostro piccolo, a cambiare la società che ci circonda, aiutando le PMI che operano nel b2b a tracciare un solco distintivo, per se stesse ma anche per gli altri.
e lasciare la propria impronta partendo dal marchio è sempre la cosa giusta da fare. non sarà un caso se delle grandi aziende, quelle che, al di là dei prodotti che sviluppano, ci entrano sottopelle, la cosa che ricordiamo subito e meglio, è il simbolo. perché quel simbolo rappresenta un’identità, nella quale ci riconosciamo, a volte addirittura tatuandocelo sulla pelle.
come si costruisce il brand mark? lasciando perdere cose preimpostate delle quali cambiare qualche dettaglio, forme e colori e partendo dai valori incarnati dall’azienda. una volta definito il concept, si possono affrontare gli altri step: naming, payoff, logotipo, colori, simbolo e font.