occorre prendersene cura e non costruirlo a tavolino

all’interno di ogni impresa c’è un mondo complesso e bellissimo, profondo e determinante, unico e intenso: il mondo valoriale del brand. questo universo, quando è autentico, è capace di fare breccia nei cuori e nelle menti delle persone che in lui si riconoscono e in lui credono, e dal quale non vogliono essere tradite. ecco perché il mondo valoriale non deve essere costruito a tavolino, pescando a caso dal mazzo dei “valori un tanto al chilo”, ma è fondamentale che sia frutto di un lavoro personale e profondo che il team alla guida dell’azienda deve necessariamente compiere. affinché questo mondo non resti solo un ideale ma prenda forma e comunichi, rendendosi riconoscibile, è necessario dare vita a un insieme di sette codici identificativi, visivi e testuali: il brand mark.

quando pensiamo a un brand, qual è la prima cosa che ci viene in mente? nella maggior parte dei casi, il marchio.

questo non vale solo per le grandi multinazionali, ma è altrettanto vero per le PMI che operano nel b2b.

anni fa andava di moda un gioco nel quale, per passare di livello, bisognava associare al marchio il nome della corrispettiva azienda. i primi erano facili, marchi riconoscibili da tutti, ma più si andava avanti, maggiore era la difficoltà di identificare il simbolo e dunque individuare il brand correlato.

ecco perché il brand mark riveste un ruolo assolutamente strategico per le piccole e medie imprese. ogni volta che appare, e lo fa su ogni strumento di comunicazione, dal più piccolo al più complesso, rappresenta la sintesi perfetta della dimensione valoriale della marca.

il marchio infatti comunica non solo il chi dell’azienda ma anche, e soprattutto, il come e il perché. trasmette l’essenza dell’impresa e lo fa facendosi largo nella complessità. i sette codici connotativi di cui è composto, concept, font, brand name, payoff, simbolo, logotipo e colori, operano all’unisono per esprimere il driver identificato in partenza e sono tutti fondamentali perché contribuiscono a rendere il brand mark, l’identità visiva e dunque l’azienda, distintiva e memorabile.