da dove è nato il bisogno di intraprendere un percorso di definizione di quelli che sono i valori della marca?
il lavoro che abbiamo intrapreso per Hypespace è stato necessario per definire con chiarezza chi siamo e dove ci posizioniamo.
Hyperspace è il brand IoT di Micro Systems; per prima cosa è stato importante stabilire le caratteristiche principali del brand e comunicarle all’esterno. quando si parla di valori, sono due le strade che devono essere percorse in parallelo: la pratica e la comunicazione. al di là delle azioni, che devono sempre supportare le parole, ritengo che sia altrettanto importante esplicitare quello che sei e quello che fai definendo il quadro valoriale distintivo, mettendolo nero su bianco.
è fondamentale per i potenziali clienti, per i clienti attuali che già ci conoscono e anche per le risorse interne all’azienda. quando abbiamo definito il brand Hyperspace, abbiamo voluto rimarcare, soprattutto internamente, chi siamo e cosa vogliamo. un passo dovuto per far capire a chi non ci conosce cosa facciamo e dove vogliamo posizionarci. alla base di Hyperspace troviamo Micro Systems e tutto il suo mondo di valori, ma quando Hyperspace si muove in autonomia porta con sé i propri valori differenzianti”.
quale vantaggio strategico avete riscontrato dopo aver messo costruito il brand?
credo che il nostro grande vantaggio strategico risieda nella capacità di saper accompagnare i clienti verso territori inesplorati, nuovi, sconosciuti. Hyperspace si pone come una guida sicura che porta i propri clienti verso scenari ai quali prima era impossibile pensare e che adesso, con le tecnologie e le competenze di cui disponiamo, possono invece essere conquistati. grazie alla costruzione del mondo Hyperspace, riusciamo a comunicare questa visione nel miglior modo possibile. aver definito con chiarezza chi siamo, quali sono le caratteristiche che ci differenziano dai competitor, qual è il nostro modo di parlare al cliente, la nostra personalità e trasmettere tutto questo con coerenza attraverso una comunicazione senza maschere, ci permette di conquistare un posto di rilievo in un mercato in cui quello che promettiamo lo possiamo davvero raggiungere. anzi, far raggiungere ai nostri clienti, a chi vede in noi, come ci siamo definiti, gli esploratori di territori inesplorati.
attraverso questa nuova identità siete riusciti a trovare e comunicare la vostra autenticità? quanto ritieni sia importante esprimerla?
per autenticità io intendo essere coerenti tra quello che si dice e quello che si fa.
ritengo che sia fondamentale esprimere questo concetto, rendendolo la guida del nostro lavoro. se diciamo ai nostri clienti di essere esploratori di territori nuovi, dobbiamo esserlo davvero. i fatti devono sempre seguire le parole. noi diciamo e dichiariamo cose che poi facciamo, mettiamo in pratica. la prova ce la danno i ragazzi dell’ufficio tecnico, che hanno chiaro il quadro di quello che si può fare e di quello che fanno gli altri. siamo davvero un passo avanti e quello che comunichiamo lo attuiamo. l’autenticità traspare in due modi, complementari tra loro: dal nome del brand e dal payoff, testimoni di una visione chiara e differenziante, e dall’effettiva esperienza tecnica.
Hyperspace non è solo ufficio tecnico e praticità; Hypespace è anche spirito di esplorazione, determinazione, ambizione. mondo valoriale e realizzazione pratica concorrono entrambi a rendere Hyperspace un brand autentico.