che siano buoni, cattivi, alcolizzati, corrotti, integerrimi nulla cambia per il “brand”

immaginate di far parte del LAPD: il Los Angeles Police Department. un vero e proprio brand, come i corpi di polizia a stelle e strisce sono ormai da anni. tazze, cappellini, magliette: un intero merchandising a disposizione di chi vuole portarsi a casa un simbolo della società americana.

immaginate che al vostro servizio, senza che glielo abbiate chiesto voi, ci sia uno degli scrittori contemporanei più noti, controversi e meno allineati al politicamente corretto: James Ellroy.

bene, ora pensate quanto uno scrittore che vende milioni di copie possa contribuire a rendere il vostro brand famoso nel mondo.

James Ellroy, pseudonimo di Lee Earle Ellroy, nato nella città degli angeli il 4 marzo del 1948, ha all’attivo decine di libri, la maggior parte dei quali hanno per protagonisti proprio i poliziotti del dipartimento di LA.

del resto, il maestro del crime contemporaneo, ha con i poliziotti un legame profondo, nato da un fatto personale e tragico.

ha 10 anni James quando, rientrando a casa, la trova cordonata dal nastro giallo che isola le scene del crimine e circondata da auto con i lampeggianti: la madre è stata uccisa e il delitto non verrà mai risolto. da quel giorno “molto semplicemente ho dato il mio cuore agli uomini del LAPD, il dipartimento di polizia di Los Angeles”, e da quel giorno saranno appunto i poliziotti i protagonisti dei suoi romanzi. protagonisti tutt’altro che esemplari e puri ma, anche se talentuosi, pieni di contraddizioni, sfaccettature, fantasmi che li abitano, alcuni inizialmente buoni che peggiorano con lo scorrere delle pagine, altri con problemi di alcol. ma sempre e comunque veri. autentici.

perché raccontare un mondo non significa edulcorarlo e renderlo un paese immaginario dove tutto funziona alla perfezione, ma significa mostrarne l’autenticità e le diverse facce della medaglia, usando le parole che lo rappresentano in ogni sua espressione.

lo scopo di Ellroy del resto non è quello di “far cambiare ai lettori il modo in cui guardano il mondo”, che per lui tra l’altro va benissimo così com’è, ma è quello di “vendere libri”. ognuno poi è libero di vedere il mondo come crede e di avere le proprie opinioni.

Ellroy racconta l’anima di un paese attraverso protagonisti che sono tutto meno che figure perfette e integerrime. sono alle prese con i grandi fatti della storia e si arrabattano meglio, o peggio, che possono.